Importanza delle celle frigorifere per frutta e verdura

Perché sono importanti le celle frigorifere per frutta e verdura

I professionisti della ristorazione e della grande distribuzione sanno bene che la sicurezza alimentare è un aspetto fondamentale, sia per garantire un servizio ottimale ai propri clienti, sia perché è regolamentata da specifiche normative. Ogni categoria di alimento richiede, infatti, determinate condizioni di conservazione, che Ia cella frigorifera deve garantire in ogni momento. 

In particolare, i prodotti agroalimentari richiedono di essere trattati con grande attenzione, affinché le loro proprietà nutritive e caratteristiche organolettiche si mantengano ottimali. Uno dei fattori essenziali per la corretta conservazione della frutta e della verdura è la selezione della giusta temperatura in cella frigorifera

 

La temperatura della cella frigorifera

Conservare i cibi in frigorifero serve a rallentarne l’alterazione, a evitare la proliferazione di funghi, muffe e batteri dannosi per la salute e a mantenere intatto il profilo nutrizionale e organolettico dei prodotti e delle preparazioni. Dal momento che ogni alimento ha caratteristiche differenti, va da sé che ogni tipologia di cibo necessita di un determinato microclima per poter essere conservato correttamente. 

Selezionare il tipo di frigo adatto alla categoria di alimenti che si intendono trattare, distribuire o servire, perciò, è determinante per garantirne l’ottimale conservazione, anche in ottemperanza delle norme HACCP.  

Ecco, allora, le diverse soglie di temperatura per la conservazione dei cibi:

 

  • Frutta e verdura, fra +4°C e +8°C
  • Carni rosse e bianche, fra +1 e +4
  • Latticini e ovoprodotti, +4
  • Carni congelate, -12
  • Gelati, -15
  • Altri surgelati, -18.

 

Questa è la norma generale; tuttavia, i prodotti ortofrutticoli si dividono in ulteriori sottocategorie, che richiedono ciascuna particolari condizioni termiche. Vediamo, dunque, nel dettaglio, la corretta temperatura di conservazione dell’ortofrutta nei suoi diversi sottogruppi.

 

Temperatura della cella frigorifera per frutta

Iniziamo con le indicazioni su come conservare la frutta ed, eventualmente, su come scegliere la giusta cella frigorifera per la sua ottimale conservazione. Iniziamo col fare due precisazioni:

  • dopo essere stata congelata, la frutta non può essere distribuita scongelata; la giusta temperatura di congelazione, per non arrecare danni alla qualità del prodotto, non dev’essere inferiore allo 0;
  • non tutti i frutti possono essere congelati, ad esempio gli agrumi e le banane vanno posti in un ambiente fresco, con una temperatura non più bassa di 13°C; non tutta la frutta, quindi, necessita di essere stoccata in frigorifero.

 

Come indicazione generale, la corretta temperatura per una cella frigorifera da frutta è fra i 2 e i 5°C. A queste condizioni, si possono conservare, in contenitori di vetro o carta (e non di plastica):

  • prugne e mele, per circa un mese;
  • pere e albicocche, al massimo per una settimana;
  • ciliegie, al massimo per 4-6 giorni;
  • mandarini e clementine, per 2-4 giorni.

 

Detto ciò, esistono vari modelli di cella frigorifera per frutta, adatte alle diverse esigenze. Ci sono armadi frigo che possono coprire l’intervallo fra -5° e 16°, e modelli più idonei agli operatori che abbiano necessità di congelare anche altri alimenti, che raffreddano fino a -25°C. Dipende, dunque, dal tipo di attività e di servizio che ci si appresta ad offrire.

 

Temperatura della cella frigorifera per verdura

Per quanto riguarda la temperatura di conservazione della frutta e della verdura in cella frigorifera, è giusto, poi, fare una premessa: ci sono determinati prodotti della terra che occorre mantenere a temperatura ambiente, ad esempio patate, cipolle, aglio e legumi. Per evitare che si deteriorino, dunque, basterà conservarli in un luogo fresco e asciutto, come la dispensa.

Vanno conservate, invece, in frigo, ad 8-10°C:

  • melanzane e zucchine, per un periodo massimo di 5 giorni;
  • asparagi, cetrioli, fagiolini, vari tipi di insalata e quasi tutte le erbe aromatiche, al massimo per una settimana;
  • sedano, fino a 15 giorni;
  • broccoli, cavolfiori, carciofi, finocchi, peperoni, pomodori, verdure a foglia come spinaci e bietole, per due o tre settimane;
  • ortaggi a radice come carote, barbabietole e ravanelli, cavolo cappuccio, cavolo verza e porri fino a un mese;
  • insalate in busta (secondo la data di scadenza).

 

Dopo essere state cotte, infine, le verdure si possono riporre in frigorifero al massimo per uno o due giorni.

 

2001 Refrigerazione, le giuste celle frigorifere per frutta e verdura

Dopo aver analizzato a quale temperatura vanno conservati i prodotti ortofrutticoli,  possiamo concludere che la scelta dell’armadio frigo più adatto per frutta e verdura deve essere fatta in ragione del tipo di attività che si intende svolgere, della tipologia e varietà dei prodotti e di tutti gli altri aspetti finora elencati.

Se stai cercando un banco frigo per frutta e verdura, o se ti occorrono maggiori informazioni per selezionare il modello di cella frigorifera per ortaggi più idoneo alle tue necessità, contattaci senza impegno e i nostri esperti sapranno indicarti la soluzione migliore.